venerdì 26 aprile 2019

Recensione: Iron Flowers: solo il coraggio di una donna può cambiare il mondo, di Tracy Banghart

Iron Flowers Tracy Banghart recensione di Pagine di Inchiostro

Ed eccoci con una nuova recensione. Questa volta sto parlando di Iron Flowers di Tracy Banghart. Primo volume di una duologia Young Adult dai tratti distopici. 


Iron Flowers: solo il coraggio di una donna può cambiare il mondo
di Tracy Banghart


Copertina Iron Flowers Tracy Banghard

Trama

"Non tutte le prigioni hanno le sbarre. In un mondo governato dagli uomini, in cui le donne non hanno alcun diritto, due sorelle non potrebbero essere più diverse l'una dall'altra. Nomi è testarda e indisciplinata. Serina è gentile e romantica, e sin da piccola è stata istruita per essere un esempio di femminilità, eleganza e sottomissione. Sono queste le doti richieste per diventare una Grazia, una delle mogli dell'erede al trono. Ma il giorno in cui le ragazze si recano nella capitale del Regno, pronte a conoscere il loro futuro, accade qualcosa di inaspettato che cambierà per sempre le loro vite. Perché, contro ogni previsione, è proprio l'indomabile Nomi a essere scelta come compagna del principe, e non Serina. E mentre per Nomi inizia una vita a palazzo, tra sfarzo e pericolosi intrighi di corte, sua sorella, accusata di tradimento per aver mostrato di saper leggere, viene confinata sull'isola di Monte Rovina, un carcere di donne ribelli in cui, per sopravvivere, bisogna combattere e uccidere. È così che entrambe si trovano prigioniere, l'una di una gabbia dorata e l'altra di una trappola infernale. Per le due sorelle la fuga è impossibile: un solo errore potrebbe significare la morte. E allora, quando non c'è soluzione, l'unica soluzione è cambiare le regole."



Recensione


Iron Flower (il cui titolo originale è Grace and Fury, calzante tanto quanto il titolo italiano) affronta una tematica che per troppi secoli è stata -e da qualche parte nel mondo è tutt'ora- una triste verità: un mondo governato da uomini, il cui controllo è totale e soverchiante, e dove le donne hanno solo due opzioni di vita: essere mogli accondiscendenti o serve al servizio di tutti. 

Sono queste le uniche possibilità per Serina e Nomi, dove la prima è stata cresciuta con un'accettazione totale per il suo ruolo di futura Grazia e la seconda è stata educata per lavorare come serva, pur muovendo una segreta sfida al sistema. Attraverso la loro storia ci ritroviamo a sfiorare solo la superficie del distopico mondo che è Viridia.  

L'intero universo, con le sue regole e leggi, con la sua iconosfera privata e gerarchie interne è, infatti, solamente accennato. Probabilmente la Banghar ha voluto mettere sotto i riflettori la psicologia dei due personaggi principali, che nel corso del primo volume subisce notevoli cambiamenti. 

Infatti, se Serina inizia un percorso verso l'indipendenza, l'autosufficienza e la soddisfazione personale, Nomi accetti troppo di buon grado la sua nuova situazione: proprio lei che amava infrangere le regole, che non sapeva tenere la lingua a freno ed era diffidente per partito preso, ripone la sua fiducia nelle mani sbagliate, commettendo un grande errore. 
Più che ad una frettolosa via di fuga dell'autrice, voglio che credere che dietro ci sia un significato più sottile.
Paradossalmente Serina, che inizialmente viene giudicata più ingenua, si dimostra poi quella più versatile ed eterogenea, si intuisce come -forse- la sua sottomissione alle regole fosse solo una rivoluzione alternativa, perché in un mondo dove le donne vengono soffocate, esistere è già una grande azione. 
Nomi, d'altro canto, dimostra l'età che ha e ci fa capire che non tutto è come appare. Infatti, da ragazza ribelle, coraggiosa e pronta a tutto, una volta lontana da casa e separata dalla sorella si palesa per quello che è: una ragazza che nasconde dietro la spavalderia un animo fragile e bisognoso di conferme. 

Due ambienti ostili: il primo, una gabbia dorata che racchiude al suo interno intrighi e menzogne e il secondo, più crudo e violento, ma alla luce del sole. Entrambi caratterizzati da elementi antichi e moderni, specchio di una società che non si è ancora evoluta completamente. Un mondo quasi antropomorfo che condivide con i suoi giovani lettori gli strascichi di un retaggio che non abbiamo ancora abbandonato del tutto. 

Il crimine della lettura e dell'istruzione per le donne, il potere massimo agli uomini sono solo alcuni temi de Il racconto dell'ancella (di M. Atwood), uno dei romanzi della letteratura distopica più conosciuti, che qui la Banghar ripropone con una scrittura più giovanile, fluida e chiara al pari di The Selection (di Kiera Cass).

Sebbene Grace and Fury (il titolo originale) sia una descrizione accurata delle nostre protagoniste, voglio fare una menzione d'onore al titolo italiano Iron Flowers, chiaramente meno di impatto, ma decisamente più intrigante e maturo, un titolo che si può capire essere profondamente legato al testo solo dopo aver colto questo richiamo:


Dovete essere forti come questa prigione, forti come la roccia e l'oceano che vi imprigionano. Voi siete fatte di cemento e filo spinato. Siete fatte di ferro. 

-da Iron Flowers 





VOTO



Programmazione:
- Iron Flowers (Original: Grace and Fury. Serie Iron Flowers #1): uscita 20 aprile 2018, è possibile trovarne un'anteprima qui
- Regina di Cenere (Original: Queen of Ruin. Serie Iron Flowers #2): uscita 10 settembre 2019. Trovate la mia recensione qui



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