martedì 9 gennaio 2024

Recensione: Così si perde la guerra del tempo, di Amal El-Mohtar e Max Gladstone


Oggi vi porto la recensione di un libricino a me molto caro, un romanzo epistolare fantascientifico autoconclusivo e queer. Sto parlando di Così si perde la guerra del tempo di Amal El-Mohtar e Max Gladstone!

Così si perde la guerra del tempo
di Amal El-Mohtar e Max Gladstone


Ho notato una differenza fra la trama proposta su internet e quella che accompagna il libro stesso. Dal momento che ognuna dice qualcosa che l'altra omette, ve le riporto entrambe.

Trama online

Tra le ceneri di un mondo in rovina, un agente del comandamento trova una lettera: "Bruciare prima di leggere". Inizia così la strana corrispondenza tra due agenti rivali, Rossa e Blu, emissarie di due fazioni in lotta, ciascuna desiderosa di controllare il passato per dominare il futuro. Ma quella che è iniziata come una sfida a distanza presto si trasforma in qualcosa di diverso. Qualcosa di epico. Qualcosa di romantico... qualcosa che potrebbe farle uccidere. Perché in fine dei conti c'è una guerra in corso. E qualcuno deve vincerla. Non è così che funziona?

Trama sulla copia cartacea

Tra le ceneri di un mondo morente, Rossa trova una lettera su cui c'è scritto "Bruciare prima di leggere". Inizia così la strana corrispondenza tra due agenti rivali in una guerra che si dipana attraverso la vastità del tempo e dello spazio. Rossa è membro dell'Agenzia, una distopia tecnologica post singolarità. Blu appartiene al Giardino, un'unica ampia coscienza che risiede in tutta la materia organica. I loro passati sono pieni di sangue; i loro futuri si escludono l'un l'altro. Non hanno nulla in comune, tranne il fatto che sono le migliori. E sono sole. Ma quella che è iniziata come una serie di provocazioni e sfoggio di vittorie, diventa presto un gioco pericoloso, che sia Rossa sia Blu sono ben determinate a vincere. E così la sfida si trasforma in qualcosa di più. Qualcosa di epico. Qualcosa di romantico. Qualcosa che potrebbe cambiare il passato e il futuro... e che potrebbe farle uccidere. Perché in fine dei conti c'è una guerra in corso. E qualcuno deve vincerla. Non è così che funziona?


Recensione

Mi porto dietro questa recensione da lungo tempo, sebbene sia stato un libro che ho adorato, o forse proprio per questo. Non tendendo a rileggere i libri, se in origine ho letto la storia in ebook preferisco non ricomprare una copia cartacea e usare quei soldi per un libro nuovo. Tuttavia, tanto ho trovato particolare e bello questo romanzo, che alla prima occasione mi sono procurata anche la corrispettiva copia cartacea.

Sui social tempo fa l'avevo definito come poesia in prosa perché secondo me lo è. 

Mi risulta difficile parlarvene, perché è piccino e perché ciò che accade è relativamente semplice, ma la vera forza di questo libro è come tutto venga raccontato e la poesia di tante frasi. 

Così si perde la guerra del tempo è tante cose, ma prima di tutto necessita di fiducia. È particolare e il miglior consiglio che possa darvi è di fidarvi di lui e prenderlo così com'è
Il modo migliore che ho trovato per spiegarlo alle persone a cui lo consigliavo è stato quello di prendere ad esempio una poesia. Sarà capitato a tutti almeno una volta nella vita di essere stati toccati da una poesia, di esserne rimasti commossi o quanto mento di essere riusciti a comprendere il messaggio che voleva mandare anche se scritta in un italiano aulico o particolarmente distante da noi. Ma ad altrettanti sarà poi capitato, una volta interrogati sul significato specifico di un termine o del motivo dell'uso di quell'esplicita parola, di non essere stati in grado di rispondere. Eppure la poesia l'avevamo capita e fatta nostra. 

Dunque, nei confronti di questo libro, se deciderete di dargli una possibilità, vi consiglio di porvi nel medesimo modo: non fermatevi a chiedervi il perché di quella cosa o il significato di quell'altra, ma accoglietelo dentro di voi, divoratelo e assimilatelo potrebbero dire gli autori del romanzo. 

La storia inizia in medias res e intenzionalmente non dà e non darai mai una spiegazione del suo mondo e delle persone che lo popolano. Tutto quello che imparerete sarà unicamente ricostruito da voi e dalle piccole briciole disseminate fra una lettera e l'altra. In realtà la seconda trama che vi ho proposto dice già più di quanto non facesse quella che lessi io online, specialmente riguardo alle loro agenzie, e vi ritroverete già più avvantaggiati di quanto non lo fui io. 
In un primo momento ho cercato di dare un senso a quello che leggevo, non capendo mai se si stesse parlando a metafore o se l'azione si stesse realmente verificando così com'era scritta. Vorrei potervi dire quale sia la risposta, ma (s)fortunatamente dipende dai momenti. Tuttavia, posso sicuramente dirvi che per la maggiore erano azioni vere e proprie e che bisogna leggerle con la consapevolezza che le due protagoniste non sono umane. 

Ed è qui che si apre un altro grande aspetto di questa chicca di libro che è Così si perde la guerra del tempo: Rossa e Blu non sono umane e, pertanto, non hanno mai sperimentato le emozioni umane. La più potente di tutte e la principale del libro sarà l'amore. Un amore a tratti ingenuo, e per questo ancora più travolgenteSpontaneo e sorprendente come i fiori che nascono fra le crepe dell'asfalto e che ci fanno meravigliare per la loro tenacia e la caparbietà di aver scelto fra tutti proprio quel pezzetto di terra.    

Uso metafore per avvicinarmi di sbieco a quel fatto eccezionale che sei tu. -Rossa

Grazie al confronto reciproco, Rossa e Blu impareranno a vivere, e lo faranno come due bambine che si affacciano al mondo per la prima volta. Non riconosceranno, ad esempio, le sensazioni dell'innamoramento perché mai le avevano sperimentate e mai nessuno gliele aveva spiegate, e si spaventeranno. 

È un grande lusso potermi soffermare su questi dettagli, condividerli con te. È quello che voglio, Rossa: voglio darti cose. -Blu

E questo loro non essere umane si riverserà anche nel loro modo di pensare, ragionare e parlare. Lì dove Rossa è meccanica, Blu è un'esplosione di vita (entrambe le definizioni sono da intendere nel vero senso del termine); lì dove Rossa, paradossalmente, è la più semplice e timida, Blu è la più complessa e sfacciata. Entrambe parlano a metafore, anche se in realtà è tutto ciò che conoscono e che sono: tecnologia ed ingranaggi per Rossa, botanica e piante per Blu.

Le lettere sono strutture, non eventi. Le tue mi danno un posto dentro cui vivere. -Rossa 

A fare da sfondo a tutto, ci sono queste missioni che le vedono modificare il passato per determinare il futurointrecciando le ciocche di infinite vite per creare una treccia nell'universo. Per loro, immortali o quasi (non ci è dato saperlo), il tempo è relativo e una vita intera non è nulla in confronto all'attesa della prossima lettera.

Le lettere sono una specie di viaggio nel tempo. -Blu

Questa è una storia alla Romeo e Giulietta nel senso buono del termine. Le due agenzie per cui lavorano sono nemiche e loro rischiano tutto continuando a scriversi, ma, sebbene possa sembrarlo, Così si perde la guerra del tempo mi ha fatto sorridere come pochi libri prima . 

Questa lettera per me è un coltello alla gola, se quello che vuoi è tagliarmela. -Rossa 

L'unico appunto che mi sento di muovere è verso il finale/parte finale del libro, che ho trovato priva di quell'assurdo che lo aveva caratterizzato fino a quel momento. Mi è parsa più tangibile e reale, paradossalmente più comprensibile e questo ha spezzato un po' la magia. Ma non voglio che passi il messaggio che ci sia un cambio di stile, perché non è così. Alla fine non è neanche una vera e propria critica, perché quel determinato risvolto di trama viene diluito comunque con la sostanza che ha caratterizzato la storia fino a quel momento. Non pensavo che l'avrei mai detto, ma ho semplicemente trovato troppo sensata la parte finale. Avrei preferito che avesse meno senso (?). A chi non ha letto il libro sembrerò una pazza, ma capirete -spero- quando lo leggerete. 

Ultima curiosità prima di lasciarci. Così si perde la guerra del tempo è stato scritto a quattro mani, ma in realtà si potrebbe dire che sia una vera e propria corrispondenza: le lettere di Red sono state scritte interamente da Max Gladstone, mentre quelle di Blue da Amal El-Mohtar. Sebbene avessero delineato in anticipo uno schema generale, "le reazioni di ciascun personaggio sono state sviluppate con un genuino elemento di sorpresa nel ricevere ogni lettera, e le scene che accompagnavano [le lettere] sono state scritte utilizzando quella risposta emotiva" [estrapolato da questa recensione che riportava quanto detto dagli autori durante alcune interviste]. 
Qui invece, se interessati, potrete trovare un'intervista in cui parlano del loro processo creativo. 

In conclusione, consiglierei Così si perde la guerra del tempo? Sì, assolutamente sìÈ diventato uno dei miei libri preferiti e secondo me è uno di quei romanzi che vanno letti almeno una volta nella vita.



VOTO


Musica

Questa è la seconda volta che aggiungo quest'appendice, ma mi riprometto di renderla più presente (la prima volta è apparsa nella mia recensione ad Hunger Games - Ballata dell'usignolo e del serpente). L'idea nasce per condividere con voi quella che secondo me è la "canzone giusta" che mi ha accompagnato durante la lettura, perché sì, io appartengo a quel gruppo di lettori che legge ascoltando la musica, ma nel mio caso non musica classica o obbligatoriamente rilassante: io tendo a trovare una canzone che per testo e/o musica si adatta alle vibes della storia e a riprodurla all'infinito per tutta la durata del libro. 

Se foste curiosi di provare, io ho letto Così si perde la guerra del tempo di Amal El-Mohtar e Max Gladstone con Falling Apart di Michael Schulte in sottofondo: la dolcezza della musica e l'alternarsi di momenti più delicati e altri più intensi sono stati perfetti.
Se tenterete, mi farebbe piacere sapere cosa ne pensiate.


Nessun commento:

Posta un commento