mercoledì 21 ottobre 2020

Recensione: L'ascesa di Senlin, di Josiah Bancroft

Salve, lettori! Il libro di cui vi parlo oggi è una novità nel panorama italiano. Sto parlando di: L'ascesa di Senlin di Josiah Bancroft, un libro uscito nelle librerie italiane il 1 settembre.  Personalmente ringrazio di nuovo l'Oscar Mondadori per avermi dato l'opportunità di leggerlo in anteprima, mandandomi una copia digitale, anche se sfortunatamente riesco a farvi avere la mia recensione solo ora.

Salve, lettori! Il libro di cui vi parlo oggi è una novità nel panorama italiano. Sto parlando di:
L'ascesa di Senlin di Josiah Bancroft, un libro uscito nelle librerie italiane il 1 settembre
Personalmente ringrazio di nuovo l'Oscar Mondadori per avermi dato l'opportunità di leggerlo in anteprima, mandandomi una copia digitale, anche se sfortunatamente riesco a farvi avere la mia recensione solo ora. 
Ma bando alle ciance, avete una recensione da leggere e un nuovo libro da scoprire!


L'ascesa di Senlin
di Josiah Bancroft

Salve, lettori! Il libro di cui vi parlo oggi è una novità nel panorama italiano. Sto parlando di: L'ascesa di Senlin di Josiah Bancroft, un libro uscito nelle librerie italiane il 1 settembre.  Personalmente ringrazio di nuovo l'Oscar Mondadori per avermi dato l'opportunità di leggerlo in anteprima, mandandomi una copia digitale, anche se sfortunatamente riesco a farvi avere la mia recensione solo ora.



Trama


LA TORRE DI BABELE è la più grande meraviglia del mondo conosciuto. Grande come una montagna, l'immensa Torre ospita innumerevoli Regni Circolari, alcuni pacifici, altri bellicosi, appoggiati l'uno sull'altro come strati di una torta. È un mondo popolato di geni e tiranni, aeronavi e motoria a vapore, animali insoliti e macchine misteriose. Attirato dalla curiosità scientifica e dalle mirabolanti promesse di una guida turistica, Thomas Senlin, mite preside di una scuola di provincia, decide di visitarla. Anzi, gli sembra che, con i suoi lussuosi Bagni, sia proprio la meta ideale per la sua luna di miele con Marya. Solo che, appena arrivati, i due sposi si perdono tra la folla di abitanti, turisti e furfanti. Determinato a ritrovare la moglie, Senlin inizia una lunga ricerca tra bassifondi, sale da ballo e teatri di burlesque. Dovrà sopravvivere a tradimenti, assassini, e ai lunghi cannoni di una fortezza volante. Ma se vuole riavere Marya, sopravvivere non basterà: dovrà sapersi trasformare da un uomo di lettere in uomo d'azione. 


Recensione

Come descrivervi L'ascesa di Senlin se non come una grande costruzione mentale di cui si intravede la base ma non la fine, lo schema più grande. L'ascesa di Senlin è esso stesso una Torre di Babele! 

Ma andiamo con ordine...
Fin da subito facciamo la conoscenza del nostro sfortunato protagonista, Thomas Senlin, un dinoccolato preside dalla passione per il pragmatico e le pianificazioni. E come potrebbe un uomo che studia e pianifica anche il più piccolo dettaglio andare incontro alla sfortuna? Semplice: tutto ciò che ha sempre studiato, tutto ciò che ha sempre creduto, è stato solo una grande e gigantesca bugia. 

Thomas non è nulla di speciale, non è il prescelto di nessuno, non è l'ingenuo dalle capacità nascoste né un amante spassionato, in realtà non è neanche pienamente ben visto dalla sua stessa comunità, talmente piccola da non avere molti metri di paragone. Thomas è ancor meno di un semplice uomo: è anonimo. Anonimo quanto potremmo esserlo noi lettori se ci calassimo all'interno del nostro libro preferito e scoprissimo che non è affatto come lo avevamo immaginato. Questo è esattamente quello che succede al nostro protagonista, che non solo viene separato dalla moglie il giorno stesso dell'inizio della loro luna di miele, ma scopre perfino che l'unica certezza della sua vita è una grande falsa: la Torre di Babele che Thomas aveva tanto studiato nella sua vita, la meta dei suoi sogni, è quanto di più lontano descritto dalla Guida per tutti alla Torre di Babele

Sebbene inserito nella narrativa fantasy, almeno per il momento, io non ho notato alcun riferimento al genere, cosa che invece non posso dire per quanto riguarda lo Steampunk, particolarmente presente e capace di rendere il tutto più accattivante. Per chi non lo sapesse, il genere Steampunk è un filone della narrativa fantasy o della fantascienza che introduce una tecnologia anacronistica all'interno di un'ambientazione storica, solitamente del XIX secolo. Devo dire che è stata una scelta vincente perché l'ambientazione ne giova particolarmente: il worldbuilding è estremamente ben costruito! Di difficile immaginazione all'inizio a causa della sua grande portata, successivamente si dimostra particolarmente evocativo anche grazie alle fantastiche descrizioni di Bancroft. 

Al riguardo, sento il bisogno di sottolineare una grande capacità dell'autore, ovvero quella di saper descrivere la folla, talento proprio di pochi. Per farvi meglio intendere vi lascio una breve descrizione tratta dal libro:

"La calca era come una gelatina rappresa tutt'intorno. Sulle prime riuscirono a stento a muoversi. Un uomo calvo con un enorme sacco di iuta in spalla e un collare di ferro spedì Senlin a sbattere contro una donna dagli occhi rossi, che lo respinse con una risata alcolica e tornò a ritirarsi nella palude di corpi. Una gabbia di canarini agitati venne fatta passare sopra le loro teste, seminando piume dall'odore disgustoso. I fianchi di una decina di donne in tuniche nere, pellegrine di qualche culto esoterico, rotolarono contro gli sposini come enormi cuscinetti a sfera. Bambini sudici carichi di vassoi di fiori di carta profumati, girandole e frutta candita strisciavano legati l'uno all'altro da una corda. A parte il netto tracciato dei binari, non c'erano strade, niente acciottolati né marciapiedi: solo lo strato di argilla rosso ruggine del terreno. Era tutto davvero opprimente. Senlin si irrigidì come un cadavere. Il latrato dei venditori, lo schioccare delle tele cerate, il tintinnare delle bardature e il tergiversare di decine di migliaia di voci straniere creavano un sottofondo rumoroso che poteva essere sovrastato solo gridando."

Trovo difficile farvi comprendere quanto particolare troverete la lettura di questo romanzo, se la intraprenderete (cosa che consiglio). Con un po' di divertimento nello sguardo e col senno di poi devo dire che L'ascesa di Senlin è quanto di più vicino alla prima lettura di Alice nel paese delle meraviglie. Che lo sia abbia letto o solamente sentito raccontare, il primo impatto è la confusione, perché tutto è nuovo, tutto ha le sue regole e niente è normale. L'ascesa di Senlin ha quella stessa sfumatura surrealista

Vi devo altresì avvertire, però, che proprio il bisogno di costruire un worlbuilding così particolare porta la lettura ad essere poco incalzante per una buona parte del volume: le descrizioni sono molte, ma non si può dire lo stesso dei dialoghi. Credo però che, sebbene influenzato dall'obbligo di dover introdurre la novità, questo non sia in realtà molto distante dallo stile dell'autore, perciò, se vi aspettate di trovare un libro d'azione, particolarmente scorrevole, magari anche leggero... beh, questo non è il libro per voi, non per una buona parte almeno. 

Bancroft potrebbe persino essere definito prolisso in alcuni punti e sotto alcuni aspetti mi ha ricordato più volte lo stile di scrittura di Dostoevskij: scene, dialoghi, azioni che più che a portare avanti la trama vengono usati per dipingerne il quadro in cui si svolge. Per alcuni questo potrebbe costituire un grande NO, ma lasciatevi dire che ne vale la pena. 

Ovviamente queste scene non sono sempre fine a se stesse e spesso presentano dettagli nascosti, o meglio, dettagli che poi si riveleranno importanti se non fondamentali. Contribuiscono senza dubbio anche dei flashback ben posizionati e mai forzati. La scrittura risulta quasi più scorrevole con la loro presenza, invece di appesantirsi come spesso capita se non si sa usare quest'espediente narrativo. 

Il punto forte abbiamo quindi detto essere il mondo in cui veniamo immersi, ma non dovete sottovalutare il nostro protagonista, il nostro piccolo e anonimo preside. 

Thomas ha soli trentacinque anni ma si comporta come se ne avesse sessanta: è meticoloso, puntiglioso, facilmente imbarazzabile, con un gusto della moda un po' antiquato e una visione del mondo a tratti ingenua. Thomas, come noi all'inizio, crede che tutto il mondo segua le stesse regole, che l'onore e il rispetto siano fondamentali e la pudicizia e l'educazione essenziali, ma scoprirà presto che questo non vale nella Torre. Qui Senlin ha una crescita interiore spaventosa, sviluppa una maturità che non ha nulla a che vedere con l'uomo che era un tempo; sbaglia, fa errori, rimanda l'irrimandabile e poi impara, apre gli occhi, inizia a farsi le ossa, Regno dopo Regno, persona dopo persona. La Torre non lo cambia davvero, lui manterrà sempre la sua integrità, ma lo farà crescere, questo sì. Nel peggiore dei modi, ovviamente, ma spezzerà quella piccola teca sotto cui il nostro protagonista era abituato a vivere. 

E con lui crescerà anche la moglie, Marya. Personaggio senza dubbio interessante, anche se tutto ciò che sappiamo di lei ci viene raccontato da altri o appartiene a ricordi lontani, Marya è una forza della natura, tutto l'opposto del rigido Thomas. Ha una decina di anni in meno del marito e proprio perché impariamo a conoscerla solo dalle parole di lui, riesce a mantenere un'aura di mistero. Pur non essendo un personaggio attivo all'interno della storia, ci sembra di imparare a conoscerla pagina dopo pagina insieme a Senlin, come se anche lui la stesse riscoprendo alla luce della sua stessa crescita interiore. 

Il resto dei personaggi giova sicuramente della forte scrittura evocativa di Bancroft, perché presentano una caratterizzazione mai banale o stereotipata. Niente è come sembra avevo ripromesso di non utilizzarlo più dopo la lettura di Le sette morti di Evelyn Hardcastle ed infatti dirò soltanto che è il modo di dire che più si avvicina a rappresentare la compagine di personaggi presentataci. 

Questa scoperta di se stessi, dei limiti umani e degli inganni che possono sovrapporsi a tal punto da sembrare una realtà veritiera, porterà a quesiti davvero interessanti all'interno del romanzo, primo fra tutti: cos'è davvero la Torre?

In conclusione, ci sarebbero talmente tante cose da dire che finirei per scrivere un poema e invece voglio lasciarvi con ancora tutto da scoprire. L'ascesa di Senlin è sicuramente una novità all'interno di un panorama che a volte sembra fatto di stampe tutte uguali e lo consiglio sia agli appassionati dei worldbuilding che a chi ricerca una crescita interiore particolarmente rappresentata. 
Il primo volume mi ha lasciata davvero con molte domande e sfizi che vorrei togliermi e non vedo l'ora che arrivino in Italia i successivi volumi! 


VOTO



Saga The Books of Babel:

- Senlin Ascends (#1, 2013; L'Ascesa di Senlin in Italia dal 2 settembre 2020)
- Arm of the Sphinx (#2, 2015; uscita italiana ancora sconosciuta)
- The Hod King (#3, 2019; uscita italiana ancora sconosciuta)
- The Fall of Babel (#4 in uscita in inglese nel 2021; uscita italiana ancora sconosciuta)


4 commenti:

  1. Devo dire che mi ispira molto! Anche questo visto e rivisto praticamente ovunque, però il paragone velato con la Torre di Babele mi piace molto (ovviamente un paragone che ho accostato io XD).
    Appena avrò terminato la TORRE di libri che sta sulla libreria ed in ogni dove, magari ci faccio un pensierino, grazie!

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    1. Sicuramente è un libro interessante! Le torri di libri ci perseguitano, è vero ahahah. Sono contenta di aver contribuito ad aumentare la tua torre personale ;)

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  2. Aspettavo con trepidazione questa recensione e adesso voglio leggerlo il prima possibile! Se solo non avessi titoli arretrati probabilmente lo avrei già cominciato!

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    1. Il destino di ogni lettore seriale è leggere con i sensi di colpa per i libri ancora in attesa!

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