venerdì 10 settembre 2021

Recensione: Il Codice dei Re, di Pierdomenico Baccalario

Sono tornata e questa volta con una lettura rivolta, tecnicamente, ad un target inferiore rispetto alla media dei libri che porto qui sul blog. L'avete scelta su Instagram come la prima fra tre nuove recensioni in arrivo ed eccola qui: Il Codice dei Re, di Pierdomenico Baccalario!

Sono tornata e questa volta con una lettura rivolta, tecnicamente, ad un target inferiore rispetto alla media dei libri che porto qui sul blog. L'avete scelta su Instagram come la prima fra tre nuove recensioni in arrivo ed eccola qui: Il Codice dei Re, di Pierdomenico Baccalario! 


Il Codice dei Re
di Pierdomenico Baccalario

Sono tornata e questa volta con una lettura rivolta, tecnicamente, ad un target inferiore rispetto alla media dei libri che porto qui sul blog. L'avete scelta su Instagram come la prima fra tre nuove recensioni in arrivo ed eccola qui: Il Codice dei Re, di Pierdomenico Baccalario!

Trama

I genitori di Beatrice sono partiti per l'America e la ragazza è stata affidata a suo zio Glauco, proprietario di una libreria antiquaria nel cuore di Torino. Passare le giornate in mezzo a volumi polverosi non è il massimo... Ma quando Audrey, un'algida donna dall'accento francese, e Zakhar, un collezionista di libri dalle origini misteriose, mettono piede nelle loro vite, Beatrice e suo zio vengono coinvolti in una caccia al tesoro senza sosta. Quello che Zakhar sta cercando, infatti, è il Vocabolario della Lingua dei Re, il linguaggio universale più antico del mondo. Chi lo parla ha la capacità di ridurre in suo potere chi ascolta. Glauco e Beatrice dovranno impedire che lo spietato collezionista realizzi il suo piano... Prima che sia troppo tardi!


Recensione

Questo libro del 2010 è stato una rilettura che, per qualche ignoto motivo, sentivo la necessità di rifare. Non sono il tipo di persona che rilegge gli stessi libri più e più volte, in effetti mi è capitato solo con due saghe di cui un giorno vi parlerò, ma in linea generale tendo a ricordarmi tutto non appena li riprendo in mano e questo mi smorza l'entusiasmo. De Il Codice dei Re, invece, ricordavo poco, sicuramente dovuto agli undici anni dalla prima lettura, ma ricordavo con certezza che mi era piaciuto e che era stato anche bello! Ho voluto quindi mettermi alla prova e vedere, ad oggi, come l'avrei percepito, e che dire... ho sempre avuto buon gusto! 

Scherzi a parte, Il Codice dei Re si è riconfermato un ottimo libro, specialmente considerando il target. Baccalario è conosciuto per essere un grande scrittore di romanzi per ragazzi e io oggi vi dico che è godibile anche per chi, l'adolescenza, l'ha già passata. Nonostante sia consigliato dai 10 anni in su e lo stile sia semplice (ma non banale!), la storia mantiene una certa serietà. Anzi, più si va avanti più i temi trattati diventano oscuri, prendendo persino pieghe inaspettate (Dopo undici anni, il colpo di scena finale lo ricordavo come se fosse ieri!)

La storia parte quasi immediatamente, presentandoci quella che all'apparenza sembrerebbe una semplice ricerca di codici antichi, ma che procedendo si rivelerà essere molto di più. 

La maggior parte della narrazione si svolge a Torino, una città di cui l'autore è stato capace di farmi innamorare (per gli appassionati c'è anche una mappa/cartina iniziale) e che presenta qualcosa che vorrei tanto esistesse anche nella realtà... e chissà: una Corte dei Miracoli sotterranea!
Per evitarvi spoiler, mi limiterò a dirvi che Baccalario ha la capacità di includere aspetti fiabeschi condendoli con la crudezza del mondo, senza farli quindi mai sembrare fuori luogo o forzati.

Ad ogni modo, accompagnata costantemente da quest'atmosfera di mistero, nella lunga ricerca di questi manoscritti, Beatrice scoprirà dell'esistenza di molti più segreti di quanti il lettore possa immaginare: società segrete, logge, morti misteriose e l'oscuro mistero della Maschera di Ferro.

Tutto, però, gira sempre intorno ai libri: si parte da una libreria e dal suo libraio, per poi inoltrarsi nel mondo dei suoi collezionisti e dei suoi misteri. Se amate Dante o cercate il modo di farlo apprezzare a qualcuno, questo è libro giusto! Vi siete mai chiesti cosa significassero i versi senza senso del poeta: Pape Satàn, pape Satàn aleppe! e Raphèl maì amècche zabì almi ? E se vi dicessi che la frase di Pluto, a guardia del Quarto Cerchio, e la lingua incomprensibile che il gigante Nembrot è costretto a parlare potrebbero avere a che fare con un codice misterioso?

Non mi prolungherò oltre per non rivelare troppo e affronterò ora, invece, la caratterizzazione dei personaggi che non risulta molto profonda, ma serve il suo scopo: incentrare tutto sul mistero. Non è quindi una mancanza che si sente particolarmente, e, ricordandoci il target di partenza, i personaggi sono anzi molto meglio caratterizzati di tanti che si leggono nei romanzi rivolti allo stesso pubblico (e, ahimè, anche in diversi YA). Non bisogna dunque aspettarti chissà che cosa da questo punto di vista, ma la storia è accattivante e ognuno svolge il proprio ruolo in modo perfetto.

Con la promessa che se leggerete questo libro non ve ne pentirete, vi lascio con un'ultima chicca. La libreria Al sole d'oro, quella al centro della nostra avventura, da cui parte tutto, esiste davvero e si chiama Au soleil d'or! Lo stesso Glauco Bogliolo, zio di Beatrice e appassionato collezionista, è ispirato alla figura del librario Gino Bogliolo. Non so se questo possa entusiasmarvi tanto quanto ha fatto con me, ma sicuramente, se dovessi capitare da quelle parti, un salto ce lo farei!


VOTO

2 commenti:

  1. Ma che meraviglia! Questo è uno di quei libri che sicuramente leggerò! È pure ambientato nella mia città, come potrei perdermelo? E poi tu di libri te ne intendi, se dici che è bello lo sarà davvero!

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