Leggo saggi di solito? No. Li ho mai ritenuti particolarmente interessanti? Non proprio. Con questo saggio sul fantasy mi sono ricreduta? Assolutamente sì.
Oltre la frontiera
Il tono dei sottogeneri del fantasy
di Gloria Bernareggi e Sephira Riva
Trama
Il
fantasy è un reame ampio dalla geografia tortuosa. Il primo settore da
esplorare è quello dei sottogeneri: quali e quanti sono? Epic fantasy, High
fantasy, Urban fantasy, Dark e Grimdark: tante declinazioni, tante
caratteristiche che li accomunano o differenziano. In questo secondo volume della Guida al fantasy, Gloria Bernareggi e
Sephira Riva tracciano una mappa dei sottogeneri, che è anche un principio di
metodo: perché li categorizza a seconda del tono.
Recensione
(Questo rappresenta il secondo volume di una serie, Guida al fantasy, e non necessita la lettura del precedente).
Vi starete chiedendo perché leggere un saggio sul fantasy e cosa ci possa essere che già non conosciate? Innanzitutto se siete persone che ritengono superfluo un approfondimento su questo genere, girate a largo. Sciò! Il fantasy viene già bistrattato a sufficienza, come ricordano le autrici nel testo. Per gli scettici, invece, vi dico che si prova una certa soddisfazione a dare il nome a qualcosa di cui magari vi eravate già accorti ma che non riuscivate ad inquadrare per bene.
Chi legge fantasy lo sa, non ci vuole una scienza per capire che una saga come Il trono di spade non sia lo stesso tipo di fantasy di Shadowhunters. Ma è giunto il momento di dare un nome a queste differenze, o forse sarebbe meglio chiamarle sottogeneri.
Avrete sentito sicuramente del sottogenere dell'Urban Fantasy, ma sapreste dire qual è la differenza fra un High Fantasy e un Epic Fantasy? O fra un Low Fantasy e un Dark Fantasy?
Se non si dà un nome alle cose, queste non esistono.
Se vogliamo che che l'editoria e il mondo letterario inizino a prendere sul serio questo genere, dobbiamo almeno conoscerlo in primis noi che lo leggiamo, e questo saggio ci permette di farlo.
Tra l'altro viene affrontato anche il tema del target di riferimento, molto importante non solo per il tipo di linguaggio usato, ma anche per capire cosa aspettarci e in che modalità!
In conclusione, ho trovato questo saggio più interessante di quanto non avessi pensato e lo stile usato, a tratti ironico, e sicuramente fresco e scorrevole ha la sua buona parte di merito.
Le autrici hanno avuto la lungimiranza di riportare degli esempi e di tanto in tanto di ricapitolare quanto già detto (cosa che ho apprezzato particolarmente) e sono sincera quando dico che queste informazioni dovrebbero conoscerle quantomeno le persone che amano il genere.
Siccome sono una brava persona, ho indagato per voi e posso dirvi che l'idea di un volume unico che racchiuda i dieci saggi che verranno pubblicati c'è, ma si tratta ancora di un progetto in cantiere che potrebbe, come no, vedere la luce. Visto, però, che qui urge diffondere tali conoscenze, vi consiglio di procurarvi quantomeno questo volume qui.
Come sempre una bellissima recensione (tra l'altro sono felice di aver scoperto che anche a te i saggi non piacciono particolarmente)! Penso che questa potrebbe proprio essere una lettura interessante anche perché in generale il Fantasy in Italia viene considerato un genere di seconda classe al quale non si dà mai troppa attenzione e io stessa ne so pochino perché di fantasy ho sempre letto abbastanza poco! E comunque spero che il libro di cui hai accennato esca perché sarebbe veramente utilissimo!
RispondiEliminaTi ringrazio! Purtroppo il fantasy viene ancora bistrattato, anche se qualcosa sta iniziando a muoversi pure in Italia. Spero vivamente anche io che la guida possa trovare vita anche sotto forma di volume unico, perché sarebbe davvero molto utile!
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