domenica 15 maggio 2022

Recensione: Nostalgia di luoghi mai visti - Worldbuilding, di Gloria Bernareggi e Sephira Riva


Torniamo con il quarto volume della Guida al fantasy che, come scritto dalle autrici stesse, "ha un obiettivo molto ambizioso: imparare a costruire nuovi mondi".


Nostalgia di luoghi mai visti: Worldbuilding
di Gloria Bernareggi e Sephira Riva



Trama

Non viaggiamo nei regni fantasy solo da lettori e lettrici, ma anche da autori e autrici. E quando scriviamo, disegniamo attivamente nuove topografie: come farlo al meglio? In questo quarto volume della “Guida al fantasy”, Gloria Bernareggi e Sephira Riva ci parlano di worldbuilding e della genesi di nuovi mondi, fornendo consigli pratici e operativi a chi vuole scrivere un romanzo fantasy. Carta, penna e bussola alla mano: è ora di dar vita a reami nuovi di zecca!


Recensione

Piccola premessa: questo quarto appuntamento appartiene alla collana intitolata Guida al Fantasy scritta a quattro mani da Gloria Bernareggi e Sephira Riva*, ma non necessita obbligatoriamente della lettura dei tre volumi precedenti (io comunque avevo già letto e recensito il volume 2, e potete trovarlo qui).

*Come la scorsa volta, ringrazio le due autrici per avermene inviata una copia. 

A differenza del secondo volume più nozionistico e quindi forse meno appetibile, Nostalgia di luoghi mai visti: Worldbuilding si presta ad un pubblico forse più di nicchia, ma decisamente molto più motivato: gli autori.

Solo chi ci ha provato sa quanto sia difficile costruire un mondo da zero. Giocare a fare Dio può essere sicuramente divertente, ma è un attimo che tutto ciò che si è costruito finisca in frantumi per delle incongruenze strutturali. 
I buchi di trama sono un tasto dolente per molti, troppi libri, ma quello che non tutti sanno è che spesso sono strettamente legati al mondo che si è creato. Storia e worldbuilding sono i
nterconnessi, ma se la storia non può funzionare senza un'adeguata ambientazione, lo stesso non si può dire del worldbuilding: questo deve, infatti, essere coerente indipendentemente dai personaggi che intendiamo calarci dentro e dalle storie che vogliamo raccontare. 

Alla domanda "Ma deve essere tutto frutto della mia fantasia o posso prendere spunto da luoghi e situazioni reali?" o anche "Ho capito. Adesso ho finalmente creato un mondo perfetto e ben strutturato, tutto ha senso e ho pagine e pagine dove parlo della Storia del mio mondo. Come inserisco tutte queste informazioni?" troverete tutte le risposte all'interno di questo piccolo e prezioso saggio.

Come per il secondo volume, Oltre la frontiera. Il tono dei sottogeneri del fantasy, per far meglio comprendere ai loro lettori, le autrici hanno accompagnato anche qui le loro spiegazioni con frammenti di brani portati ad esempio. Toccare con mano i modi diversi con cui si può rendere uno stesso consiglio a noi è estremamente utile, meno al nostro portafoglio... personalmente molti libri che conoscevo di fama, ma su cui ero dubbiosa, sono finiti in wishlist dopo averne letto qualche estratto. 

In conclusione, consiglio la lettura di questo saggio? Assolutamente sì. È prezioso sia per gli autori che vogliono comprendere come meglio strutturare il loro mondo sia per i lettori che, invece, vogliono essere in grado di analizzare ciò che leggono con più senso critico.

Lo dico nell'altra recensione, lo ripeto qui: l'idea di racchiudere tutti questi saggi e pubblicarli in un volume unico c'è, ma non è stata ancora confermata. 


2 commenti:

  1. Interessantissimo! Amo i worldbuilding ma quando cerco di crearne uno vado sempre un po' in panne! Questo potrebbe essere il libro giusto!

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    1. Questa guida è davvero ben fatta e, se si riuscirà a raccoglierla in un volume unico, non smetterò di consigliarla!

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