Cenerentola - La vera storia della fata madrina
di Carolyn Turgeon
Trama
Lilian è stata bandita dal suo mondo, si è macchiata di una colpa enorme di cui porta il peso da secoli. Ma cosa può aver desiderato la fata più conosciuta della storia, la Fata Madrina di Cenerentola? La stessa Cenerentola il cui destino è già stato deciso dalle Anziane? Solo un’azione compiuta in nome dell’Amore romperà l’incantesimo che la tiene legata alla Terra. E Lilian lotterà, sospesa tra due mondi, per espiare la sua colpa. Ma le fate esistono realmente?
La fiaba oscura di Cenerentola che nessuno vi ha mai raccontato.
Recensione
Ho avuto modo di leggere Cenerentola - La vera storia della Fata Madrina in anteprima grazie ad un evento organizzato per gentile concessione della Dark Abyss Edizioni. Il libro, infatti, uscirà il 21 settembre e io sono qui per darvi la mia modesta opinione al riguardo *rullo di tamburi*.
Partirò con il dire che non era ciò che mi aspettavo. Se, infatti, cercate una storia ambientata nel '600/'800 come le due versioni più celebri, non la troverete. O meglio, sarà presente, ma in una piccola parte rievocata nei ricordi della protagonista e presentataci attraverso dei flashback. Le vicende vere e proprie avvengono nel nostro presente, in una metropoli contemporanea e la protagonista, alquanto singolare, non si può dire che si dia alla pazza gioia o abbia una vita movimentata.
Lilian, Lil per gli amici, infatti, è una simpatica vecchietta di 70/80 anni circa e nella sua vita c'è un solo percorso: casa - lavoro. Col senno di poi, sapendo che la protagonista è un'anziana signora, non è che ci si sarebbe potuto aspettare molto altro, ma per qualche motivo per un po' ho continuato a sperare in un po' di azione in più, qualcosa di movimentato insomma. Mettetevi l'anima in pace, però, perché non c'è e non ci sarà nulla di particolarmente entusiasmante nella vita di Lilian versione anziana (tranne forse un episodio). Credo, infatti, che il ritmo risenta proprio della sua età, perché, ripeto, non è che ci si possa aspettare che un'ottantenne possa essere la nuova shadowhunters di turno.
Ho parlato di Lilian versione anziana, però, perché la sua controparte giovanile, invece, è tutt'altra storia.
Sappiamo dalla trama che Lil è la famosa Fata Madrina di Cenerentola, ma sappiamo anche che si è macchiata di una colpa così grande da farla bandire ed esiliare sulla Terra, costretta in un corpo mortale in cui non si riconosce e soggetta all'inevitabile avanzare dell'età fino ad allora sconosciuto. Cosa avrà mai fatto per ricevere una tale punizione ci viene rivelato pian piano attraverso l'intero arco del libro con l'aiuto di flashback.
Non mentirò: se sono andata avanti a leggere il libro era solo perché volevo sapere cosa fosse successo a Cenerentola e quanto oscura potesse diventare Lilian. I flashback sono stati la mia parte preferita e sono abbastanza ricorrenti da non permetterti di annoiarti fra una giornata lavorativa in libreria e l'altra.
Come già detto, per me l'arco narrativo dei giorni nostri risente molto dell'età della protagonista, ma lo stile dell'autrice nel descrivere Lil e ciò che provava ai tempi in cui era ancora una Fata Madrina mi è piaciuto tantissimo. Anche lì, non avviene molto, inteso come azione, ma è piuttosto una questione psicologica, sentimenti oscuri che prendono il sopravvento su quelli che, di solito, una Fata Madrina dovrebbe nutrire nei confronti della persona su cui veglia... o dovrebbe vegliare.
Mi risulta davvero difficile parlarvi di questo libro, perché ciò per cui mi è piaciuto e che potrei utilizzare per convincervi è spoiler, e non uno piccolo, ma uno GRANDE (la maledizione di chi si mette a scrivere recensioni per hobby, ahimè). Tuttavia posso dirvi che l'arco di eventi contemporaneo porterà Lil a cercare di aiutare una Cenerentola 2.0, quindi qualcosa accadrà anche lì, mentre l'arco degli eventi passati sarà rivelato in modo tale da smentire di volta in volta le varie ipotesi che vi sarete fatti per risolvere il mistero dietro l'esilio della protagonista.
Altro aspetto che mantiene alta la tensione (se così vogliamo chiamarla) è che man mano che la storia progredirà, l'atmosfera si farà più oscura. Inizierà a crescere una certa inquietudine dovuta a qualcosa che percepirete, ma che non capirete finché non sarà troppo tardi. Talvolta sembrerà una corsa contro il tempo, anche se apparentemente senza la minaccia di alcuna scadenza. Ad oggi credo che il termine ultimo fosse la sanità mentale di Lilian, obbligata a vivere una vita che non vuole e tormentata dal suo stesso passato.
Il finale, poi, è la piccola chicca del libro. Lascia con l'amaro in bocca per non esserci arrivati prima e allo stesso tempo si vorrebbe non aver capito, perché la realtà dei fatti è ancora più macabra. Giusto per farvi capire le sensazioni e il tipo di plot twist finale, non trovo paragone migliore se non il finale di Shutter Island (chi conosce, sa).
In conclusione, è un libro che consiglierei? Sì. Non a chi cerca l'avventura, ma sicuramente a chi ricerca una storia all'apparenza tranquilla ma con un mistero da risolvere e un finale ad effetto.
VOTO
Che bello trovare una nuova recensione a distanza di così poco tempo. Non sapevo che sarebbe uscito questo libro ma dalla tua recensione ho capito che merita. Certo, inevitabilmente non sarà un libro ricco d'azione ma sono proprio incuriosita da ciò che ha portato la Fata Madrina di Cenerentola ad essere esiliata sulla terra. Bellissima recensione come sempre, non ti smentisci mai ❤️
RispondiEliminaIo che pubblico recensioni a breve distanza l'una dall'altra è evento più unico che raro ahahah Sicuramente la storyline che riguarda le motivazioni dell'esilio della Fata Madrina è la parte più interessante e intrigante! E grazie per i complimenti <3
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